WORKSHOP 2016

Nella prestigiosa sede del Camplus Lingotto di Torino, collegio universitario di merito della Fondazione CEUR, durante quattro giorni di workshop, dal 10 al 14 marzo, 42 studenti universitari provenienti da tutta Italia, insieme a 11 pazienti seguiti dai servizi di salute mentale, psicologi, architetti e designer, sperimenteranno nuove soluzioni per un abitare inclusivo. Seguendo un approccio multidisciplinare e olistico, e partendo dai bisogni della residenzialità psichiatrica, saranno elaborate diverse proposte di “sedute” - divani, poltrone, chaise-longue, sedie, panche – considerando le dinamiche di relazione tra spazi, oggetti e persone. Partecipare a MinD significa calarsi in un’esperienza di formazione fortemente inclusiva e interdisciplinare, e impegnarsi in prima linea, mettendo in gioco le proprie competenze e abilità, nel superamento delle barriere del pregiudizio e dell’indifferenza nei confronti delle persone fragili.


PLUG Creativity, associazione per la comunicazione sociale, documenterà con un team multidisciplinare di pazienti e studenti le giornate di lavoro. Lo storytelling MinD potrà essere seguito sul sito e sui social all’indirizzo www.madindesign.com

Esiti del workshop

RELAZIONE

Project Leader:

Anita Donna Bianco (C12)

Team:

Massimo, Matilde Baroni, Edoardo Cardia, Luca Folletto, Giulia Franceschina, Martina Masoero, Valeria Sciuto, Elisa Scrignar

DIVER-SEATING

Diver-seating è qualcosa di più di un oggetto di arredo, è uno strumento di relazione con se stessi e con gli altri. Grazie alla sua versatilità asseconda di volta in volta i bisogni più diversi: dalla necessità di ritagliarsi uno spazio privato a quella di instaurare un rapporto filtrato di fiducia e condivisione con l’altro, fino ad aprirsi al mondo che ci circonda.

Diver-seating è uno spazio che cambia nel tempo: si compone di una morbida base forata e di un tessuto elastico che l’utente può modellare come uno schienale avvolgente o una parete divisoria secondo necessità

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IDENTITÀ

Project Leader:

Paolo Delponte (UNDUO)

Team:

Rosy, Marco, Carolina Giacomel, Jessica Potenza, Paula Ciecko-Addamo, Luca Rizza, Marco Milazzo, Alessia Castelli, Beatrice Gamba, Giada Pezzi

ANOTHER BLINK ON THE WALL

Sistema d’arredo e decorazione in legno composto da elementi trasformabili che conferiscono un ampio arco di utilizzo: da sistema di sedute a pannello boiserie decorativo. Offre ampie possibilità di personalizzazione e scelta in termini di colore, funzione e composizione, inducendo nel fruitore un coinvolgimento sempre maggiore.

Le caratteristiche formali e statiche del prodotto sono realizzate attraverso l’utilizzo e l’interpretazione del sistema brevettato Wood Skin®. A.B.W. è un sistema che si presta ad essere dinamico, versatile, pratico e focalizzato sul benessere dell’individuo: vive l’ambiente, lo muta, ne fa parte.

Wood-Skin® è una tecnologia che consente di rendere ogni materiale flessibile e adatto ad essere utilizzato tridimensionalmente (www.wood-skin.com)

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MUTARE

Project Leader:

Angela Tomasello (UNDUO)

Team:

Roberto, Daniela, Lorenzo Ritorto, Carmen Heuvelmans, Carlotta Mozzone, Carlotta Contiguglia, Samantha Tomasi, Giandonato Apicella, Elena Raieri

CARPE SE-DIEM

“Non fare nulla è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.”
Oscar Wilde Carpe


Sediem è una struttura pensata per trasformare una sedia tradizionale in una seduta più flessibile, accogliente e funzionale, un filtro rispetto al mondo esterno, uno schermo in cui rifugiarsi e sentirsi liberi di non fare nulla. Non ci si ferma mai per paura della noia, del senso di colpa e quando ci si ferma è perché se ne ha fisiologicamente bisogno, perché il corpo lo impone.

Non fare nulla diventa così un tempo utile per incontrare se stessi: significa cogliere l’attimo per ascoltare il proprio corpo e il proprio io, decidendo di filtrare l’apertura verso il mondo esterno a seconda del nostro stato d’animo. Realizzata con un materiale flessibile grazie al sistema brevettato Wood-Skin®, Carpe-Sediem è un luogo dove ognuno di noi può avere l’occasione di non far nulla: uno spazio intimo, sicuro, comodo, avvolgente, personale, protetto.

Noi e la nostra seduta.

Wood-Skin® è una tecnologia che consente di rendere ogni materiale flessibile e adatto ad essere utilizzato tridimensionalmente (www.wood-skin.com)

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FLESSIBILITÀ

Project Leader:

Hagit Pincovici (Hagit-p)

Team:

Gianangelo, Davide e Doga Bitik, Vanja Bovan, Salvatore Bruno, Elisa Brunato, Fabio Cervero, Laura Coradi, Laura Li Destri

FLEXO

Flexo è una seduta di immediata comprensione, che dichiara subito quello che è: un posto dove fermarsi e rilassarsi, di facile uso. Una sedia progettata per gli spazi collettivi, dove le persone svolgono attività sia individuali che di gruppo, come un soggiorno o una sala relax.

Flexo è realizzabile mediante l’incastro di elementi autoprodotti con macchine a taglio laser (Trotec), si compone di una serie di accessori: un’asta laterale su cui appendere una luce per la lettura, una tasca e una scatola per i propri oggetti e un poggiapiedi che rende ancora più comoda la seduta.

Una poltroncina da salotto, semplice e familiare, con una struttura in legno che sostiene un morbido cuscino in tessuto e poliuretano espanso, che è possibile modellare grazie ai bottoni laterali per creare una sensazione di avvolgimento e protezione.

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PERCORSO

Project Leader:

Luca Macrì (LAM)

Team:

Riccardo, Thomas Bernagozzi, Paola Olga Calò, Matilde Cembalaio, Margherità Collodel, Martina Fichera, Cristiana Rimoli, Simone Varrasi.

(DE)CRESCENDO

“L’importante non è progettare una nuova seduta, ma imparare a sedersi su uno sgabello”.


(De)crescendo rappresenta una nuova risorsa a disposizione della seduta terapeutica, in grado di accompagnare funzionalmente e simbolicamente il cambiamento che avviene nella persona nel corso della terapia. Il progetto si compone di una seduta a più strati che, con un processo reversibile, si alleggerisce dei suoi componenti - braccioli, schienale, imbottitura - fino ad arrivare alla sua anima essenziale: un semplice sgabello in legno.

Allo stesso modo, durante il processo terapeutico, il paziente si libera progressivamente dei suoi vissuti negativi, arrivando a una più chiara e definita consapevolezza di sé.

Gli elementi tolti diventano nuovi oggetti da condividere, elementi per costruire nuove configurazioni nello spazio.

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